Il corometraggio (torna)
b same di Antonio
Valenti 3° classificato al concorso televisivo
per cortometraggi Corto Circuito – Edizione 2007.
Dall'intervista
di Jacopo Paoli al videolmaker independente:
Il tuo corto è originalissimo nella sua
realizzazione, con la struttura del film-nel-film. Prima il
TG parla di "b same" e del suo regista scomparso,
poi parte il film.
L’idea del TG che contenesse il messaggio e lo presentasse
attraverso la formula dell’edizione straordinaria mi è
stata suggerita dalla vicenda che nel 2006 ha coinvolto il
mio primo cortometraggio b
same, la cui pubblicazione è stata preclusa dal
diniego immotivato da parte di una tra le più potenti
case discografiche americane della concessione del diritto
di sincronizzazione di un brano musicale utilizzato per la
colonna sonora: una congiuntura avvilente che da un lato mi
ha costretto a ritirare l’opera da concorsi e rassegne, dall’altro
ha costituito il substrato concettuale alla base di (torna)
b same che, in definitiva,
è la conseguenza naturale (e direi necessaria) di b
same. Da qui, la struttura del film nel film, l’edizione
straordinaria dedicata all’evento scandaloso.
Come è nata l’idea di far interpretare
a dei giocattoli, a dei pupazzi la tipica situazione Lui –
Lei – l’Altro?
Le motivazioni sono senz’altro molteplici: innanzitutto,
parto dall’osservazione di ciò che mi circonda (e la
mia casa è colma delle tracce del mio passato, quindi
anche i giocattoli che possedevo da bambino); poi, il fatto
di essere io profondamente legato agli anni ‘70 ha certamente
determinato la scelta di quegli attori piuttosto che altri.
Quindi, chi meglio del mostro verde avrebbe potuto incarnare
l’icona del dominio? Così come la bambola vamp è
sin da subito risultata perfetta per il ruolo del premio ed
il pinocchietto sgangherato per quello della disfatta.
Ma alla fine allora anche gli esseri umani sono
pupazzi? O forse i giocattoli possono essere più vivi
di noi?
Ritengo che la lettura di (torna) b
same sia squisitamente soggettiva, con riguardo tanto
al messaggio conduttore, tanto e soprattutto in relazione
alla varietà di messaggi subliminali di cui l’opera
è portatrice. Certo, può essere pericoloso –
per noi – ritenere di incarnare sempre e comunque il cliché
del burattinaio, trascurando quel valore che mi auguro non
sia mai perduto: il valore dell’umiltà.
Nel tuo corto c’è anche una critica al
mondo dello spettacolo di oggi? Magari oggi sotto i riflettori
ci sono troppe facce di plastica?
Non escludo che questa possa essere una delle possibili sub-letture
delle quali è suscettibile (torna) b
same, ma sinceramente non ci ho pensato. Di certo vi
è che sono molto lontano dalla televisione, dai suoi
attuali contenuti che devo dire non mi appassionano, al punto
da dedicarle pochissimo del mio tempo, con l’avvertenza doverosa
che ove si sappia scegliere con scrupolo, anche la televisione
di oggi è in grado di fornirci prodotti apprezzabili
dal punto di vista dello spessore contenutistico. Ammettendo
comunque una generalizzazione, personalmente preferivo la
televisione di qualche anno fa.
Tu sei anche l’autore della colonna sonora originale
di "(torna) b same". Ci puoi dire qualcosa in proposito?
In effetti io sono l’autore di Cucullus, uno dei
temi musicali di (torna) b
same; la colonna sonora è stata realizzata dal
maestro Gaetano
Di Giorgio, con il quale collaboro ormai da tempo.
In corso d’opera, ci siamo accorti che si andava instaurando
un legame sempre più profondo tra la tessitura musicale
e l’intreccio narrativo del film. La musica di Gaetano Di
Giorgio si è rivelata una scelta estremamente felice
perché ha consentito facili identificazioni con immagini
ora poetiche, ora deliranti e vertiginose.
Doveroso ricordare l’ottima consulenza musicale di Marisa
Mangano, oltre che dello stesso Di Giorgio, fondamentali
nella fase di postproduzione del film.
Progetti futuri?
La PsychoLand
sta attualmente lavorando a un nuovo progetto nato da un’idea
di Gaetano Di Giorgio: le riprese inizieranno in primavera,
ma per quanti intendessero gustare un assaggio, il promo del
film è già da qualche giorno on line su psycholand.it.
Tra le partecipazioni, sono particolarmente lieto di poter
contare sulla collaborazione di Jack
Calabrese nel ruolo del protagonista, Jack
Jaguar, così come di tanti amici attori non professionisti
che vorranno seguirmi nella narrazione di questa nuova visione.
Il film sarà girato ad Acquedolci, il mio paese che
si affaccia sul Tirreno a metà strada tra Palermo e
Messina ed il cui territorio offre risorse e paesaggi di una
bellezza portentosa. Basti pensare che proprio ad Acquedolci,
nella grotta di San Teodoro, è stata ritrovata
Thea, la donna millenaria di cui giusto in questi
giorni si sta tanto parlando in televisione.
Nel cast tecnico, oltre a Marisa Mangano, Gaetanto Di Giorgio
(autore della colonna sonora) e Marco
Petri che in (torna) b
same ha fornito la sua preziosa consulenza multimediale,
anticipo la presenza di Angelo
Formica (in qualità di direttore della
fotografia), Giancarlo Elmo (assistente alla regia).
Quindi, ancora un po’ di pazienza e… niente paura, stiamo
arrivando!
Grazie e in bocca al lupo ad Antonio Valenti!