books | Sali in macchina a dirmi

Edita da Progetto Cultura 2003, esce Sali in macchina a dirmi (venti cose brevi), la mia prima antologia di racconti.

Dall'introduzione a cura di Genny Biondo:

«Dietro ai racconti si cela una sorta di giocoliere, in grado di gestire con uguale maestria sia gli intrecci che la parola in quanto tale. Quest’ultima, poi, riesce a mutarsi in ulteriore strumento d’inganno di quanti si lascino irretire dalla sua musicalità e dal suo ritmo. “Alto altissimo, usuraio il tasso che quotidianamente verso nelle casse dell’incanto. In termini di rapace schizofrenico appollaiato sullo stomaco, intendo. Mi arpiona le budella, ogni nuovo incanto, ed uno più dell’altro in me penetra e s’impasta, nel ventre precipitando come bolo di cemento scientemente realizzato, da me stesso manufatto”, si legge in Costruisci una frase usando il verbo amare e poi fai l’analisi illogica. E mentre ci lasciamo conquistare dall’assonanza e dalla carnosità di un linguaggio tanto simile alla poesia, l’attenzione si fa solo tangente a quel contenuto che difficilmente riusciamo a rapportare al curioso titolo. Ed eccoci a rileggere, alla ricerca di spiegazioni e di risposte, un’altra volta smarriti nel disegno dell’autore.
Parrebbe quasi che l’autore si diverta alle nostre spalle, fornendoci tutti gli elementi necessari per seguire una direzione di lettura, solo per osservarci mentre ci infiliamo in un vicolo cieco. Dopo i primi racconti, l’esperienza di lettura si fa più cauta, memore degli abbagli interpretativi già collezionati. Il testo è vivo e attende il nostro apporto. Eppure, nonostante tanta libertà, si intravedono dei confini che sembriamo tenuti a rispettare: lì dove termina la nostra capacità interpretativa continuano le acrobazie di scrittura di Valenti, alle quali non possiamo far altro che assistere, per una volta spettatori di un’esibizione di certo sorprendente».

 

Informazioni editoriali

“La mia opera prima”