Gaetano Di Giorgio
Lettera inviata nella primavera 2013 ad amici e conoscenti accademici                   per illustrare le linee guida aggiornate del modello Light city                   e del sistema complesso che esprime.
							  
Invio il modello di quest'anno, anche se la visione dello stesso                   non rende attraverso la mail; sarebbe necessario passeggiare                   in laboratorio dove il plastico è montato per coglierne                   bene i suggerimenti.
Le realtà territoriali variano da zona a zona, in Sicilia                   ad es, c'è un grande divario economico tra le fasce costiere                   e l'interno dell'isola; basta spostarsi di qualche miglio all'interno                   e i prezzi dei fondi agricoli precipitano miseramente.
In Inghilterra non c'è disparità tra il valore                   di terreni in prossimità o meno del mare.
Ogni caso va affrontato con strategie adeguate. In Emilia Romagna                   c'è il record italiano di cementificazione costiera;                   in generale sarebbe necessario, in una proiezione del modello                   Light city nella realtà futura, individuare le aree da                   destinare ai villaggi di fattorie autosufficienti e sulle stesse                   inserire un vincolo che protegga dalla speculazione e dalle                   finte vendite. Il proprietario del fondo, se vuol vendere, deve                   cedere i terreni allo Stato; il quale girerà poi la proprietà                   agli abitanti delle corone metropolitane da demolire, gli stessi                   si trasferiranno quindi nelle fattorie autosufficienti. 
Chiaramente, onde evitare speculazioni derivanti dall'impennata                   dei prezzi conseguente alla nuova tendenza urbanistica, il valore                   dei terreni dovrà essere fissato al valore di mercato                   precedente alla pianificazione in oggetto, adeguato nel tempo                   tramite scatti ISTAT. 
Ipotizzando un successo futuro del modello, cosa accadrebbe?
Le famiglie, riconquistando attraverso l'agricoltura e l'allevamento                   diretti, la propria economia, metterebbero fine all'egemonia                   della finanza.
Si sgonfierebbe il concetto di disoccupazione.
Anche chi rimane a vivere in una città riqualificata,                   monda dal cemento in esubero e viva di informazione, godrebbe                   del prodotto biologico delle fattorie.
Tra l'altro, i terreni sottratti alle aree di espansione e rigenerati(faticosamente..)                   da un punto di vista agricolo, fornirebbero un consistente cuscinetto                   di agricoltura di prossimità.
Le macchine sostituiranno sempre più l'uomo nella produzione                   industriale; lo stesso, libero dal giogo del lavoro, si dedicherà                   all'astrazione.
Riguardo alla concorrenza sleale dei paesi emergenti, gentile                   dono della Thatcher, Regan e C.; non potendo battere gli schiavi                   indo-cino-brasiliani sul prodotto industriale, perchè                   a prezzi stracciati, l'Europa potrebbe tornare competitiva con                   le peculiarità di quei prodotti che, legati alle caratteristiche                   proprie delle aree geografiche(latitudine, longitudine, natura                   dei suoli, concimazioni etc,) diventerebbero tipici e difficilmente                   emulabili.
In Sicilia in questo periodo, i tedeschi comprano il nostro                   mango a quattro euro al chilo; sulla pianta! 
Anche il concetto di denaro cambia.
La carta moneta, continuerebbe ad essere utilizzata ma parallelamente                   entrerebbe in gioco il valore del credito informatico; l'interscambio                   di merci e servizi tramite la rete renderà entro breve                   anacronistico il ricorso ai soldi, frutto di una truffa ideologica                   che si perde nei meandri del tempo.
Il riequilibrio territoriale del modello Light city rilancerebbe                   la qualità eno-gastronomica, favorendo il relativo turismo                   di settore(ben il 30% del totale); la riqualificazione territoriale                   che in generale si conseguirebbe col progressivo abbattimento                   delle corone metropolitane e la ricostruzione in bioarchitetture                   a macchia di leopardo valorizzerebbe e salvaguarderebbe il paesaggio                   e l'archeologia, la qualità dell'aria, dell'acqua e dei                   suoli, nonchè le sementi naturali(no OGM) e gli animali,                   mondi da ciniche sperimentazioni e clonazioni.
L'utilizzo progressivo delle nanocellulose, la conquista di                   una sperimentazione adeguata e risolutiva sulla fusione fredda                   e le rinnovabili in genere, renderebbe entro breve alla Terra                   la dignità che le è stata sottratta(e tutti quanti                   ne godremmo). Tutto ciò implica un ritorno economico                   in termini di crescita di turismo e di export, tale da giustificare                   la spesa della profonda metamorfosi ambientale da implementare                   sul territorio; si pensi anche alla grande rinascita economica                   dell'edilizia, la quale, da tempo in fase di stallo per saturazione,                   sarebbe rilanciata dalle demolizioni su larga scala nonchè                   dalle conseguenti ricostruzioni massicce in bioarchitettura.
Ma come dovrebbero essere costruite le nuove abitazioni?
Stiamo sterilizzando il pianeta!
La Terra ha il cancro; le sue metastasi sono le metropoli; nessuno                   sembra rendersene conto, tuttavia la sovrappopolazione non si                   combatte con le guerre ma con l'istruzione femminile - il tumore                   è infatti un fenomeno correlato alla mancanza di informazione                   - al buio non c'è niente di meglio da fare che riprodursi...,                   eppure il problema non sono i sette o gli otto miliardi di individui                   ma come e dove gli stessi sono distribuiti.
Milioni di ettari di suoli agricoli pregiati sono andati in                   fumo negli ultimi sessant'anni - il fenomeno è nuovo                   per il pianeta.
La Terra prima o poi reagirà, cambiando l'ecosistema;                   sicuramente noi non saremo più la razza dominante.
Un esempio buttato là: uno scarafaggio resiste mille                   volte meglio dell'uomo alle radiazioni ionizzanti.
Le nuove case, costruite su pali, ricorderebbero come idea le                   palafitte della preistoria, le tecnologie attuali ci permettono                   il massimo comfort; tutta l'abitazione diviene una macchina                   fotovoltaica .
Eppure mica fessi gli avi; il concetto di palafitta offre maggiore                   isolamento dall'umidità e dal Radon(nonchè da                   bestie e persone feroci), implica la salvaguardia del terreno                   agrario; con una altezza di quattro metri, dal livello del terreno                   al primo piano, l'erba continuerebbe a germogliare; resterebbero                   collegate al suolo soltanto strutture leggere ed amovibili:                   garage, hangar, magazzini etc(a proposito, sono stato assolto                   per la vicenda dei miei hangar serra, perchè il fatto                   non sussiste e credo che questa sentenza farà scalpore                   in ambito aviosuperfici italiane)
Fior di statistiche riportano, nei casi di tumore ai polmoni,                   quanto incida pesantemente nelle residenze la vicinanza al suolo(migliaia                   di morti l'anno). Il radon è difficile da bloccare, i                   numeri riportano la realtà che più si vive in                   alto, meno ci si contamina.
Dette realtà sopra descritte, evidenti a chi osserva                   con attenzione, sono invece incomprensibili alle moltitudini.
Ai cinesi non frega nulla di nulla! Loro vogliono ciò                   che noi abbiamo avuto, a qualsiasi prezzo! I giapponesi, negli                   anni '30, li sterminavano come termiti - grande vergogna! Penso                   che i nipponici abbiano pagato anche per questo. Il motivo di                   tali stragi è probabilmente legato alla scarsa dignità                   individuale del cinese medio. 
I farabutti del governo cinese uccidono i loro migliori figli(come                   gli interpreti di piazza Tien an men). Si preferisce sterminare                   pur di mantenere il potere di controllo sulla popolazione; la                   pena di morte cinese per ogni reato è una sottile strategia                   sviluppata in sintonia alla politica economica delle nostre                   care multinazionali(che figli di puttana,,,scusami ma devo dirlo).                   La prova diretta che ho avuto personalmente riguardo alla supervisione                   delle macroeconomie sui governi, è stata la figura di                   fantoccio di Obama nella crisi petrolifera del Golfo del Messico.                   Nulla ha potuto questa sorta di marionetta contro il potere                   delle multinazionali, le quali, pur di non perdere la vena petrolifera,                   non hanno rinunciato al moncone della tubazione da cui fuoriusciva                   il greggio; aspettando che fosse riparato, hanno deliberatamente                   inquinato tutto il Golfo; sono morti miliardi di animali. Avevo                   loro proposto una mia soluzione tecnica; considerata ma ignorata;                   anche se mi hanno inviato almeno 1000! mail, per informarmi                   circa l'evoluzione degli eventi, considero le stesse buone per                   il.. cestino.
Light city è una lotta disperata per bloccare la globalizzazione                   e rendere liberi anche quei popoli che per ora, con la loro                   iper operosità patologica, ci stanno annichilendo in                   ogni senso.
Del resto dall'OCSE, al TIC, al WTO, non si sono avuti ad oggi                   effetti risolutivi riguardo alla gestione delle risorse ed alla                   loro corretta diffusione sul pianeta - molto è stato                   fatto rispetto al dopoguerra ma le politiche economiche portate                   avanti si sono arenate sugli scogli dell'egemonia bancaria coniugata                   alla corruzione ed alla tirannia. 
Quella dell'umanità, è una lotta disperata contro                   il tempo; sempre i cinesi stanno comprandosi l'Africa, la stanno                   cementificando e contano di trasferirvisi in centinaia di milioni;                   ma alla faccia della sostenibilità.
Le multinazionali tendono sempre più a brevettare specie                   transgeniche ed ad eliminare quelle naturali; inoltre acquisiscono                   progressivamente i grandi appezzamenti per praticare una agricoltura                   speculativa, insana; ed il cibo sempre più caro e sempre                   più scadente.
Fa scandalo l'intuizione del problema futuro del reato per coltivazione                   abusiva di vegetale brevettato.
Quando espongo queste realtà ai miei colleghi e propongo                   soluzioni attraverso il sistema di variabili proprie del modello                   che porto avanti, gli stessi, non potendo ribattere a dati oggettivi,                   si dichiarano..:"scioccati".
L'errore più grosso è considerare questo mio sistema                   utopico.
E' utopico invece pensare ai "piccoli aggiustamenti".
Personalmente, mi sento smaccatamente realista quando penso                   a Light city.
Che mi dimostrino perchè non funziona o mi propongano                   altre soluzioni; ma che non mi parlino di VAS(verifica ambientale                   di sostenibilità) o di inutili bioarchitetture fini a                   se stesse, sono banali palliativi; io sinceramente, con i parametri                   attuali, non ne vedo. 
La gente, ha diritto alla propria emancipazione dal sistema                   corrotto che la opprime; questa indipendenza, attraverso l'autogestione                   della propria sussistenza residenziale, passa da un mondo simile                   a quello finora descritto.
Tuttavia questa emancipazione a modulo familiare descritta dal                   modello, non è certo fine a se stessa.
Una umanità liberata dal lavoro e coniugata alla propria                   essenza potrà sconfiggere il più feroce avversario                   che da sempre l'angoscia: se stessa.
Light city rappresenta una transizione verso una rinnovata coesione                   di anime - come una emergenza biologica, il genere umano si                   coordinerà in armonia, realizzando ciò che da                   sempre sogna, un organismo immortale ed onnipotente; la storia                   ci dice che ciò non è mai avvenuto, non conosciamo                   gli effetti di una coerenza globale - sarebbe folle non sperimentare.
Per concludere ti trascrivo la pagina conclusiva del libro di                   Massimiliano Sassoli de Bianchi, donatomi dallo stesso autore                   alcuni mesi fa; non si tratta nè di un brano di Shakespeare                   nè di un tomo filosofico di Kant - il soggetto è                   l'osservazione scientifica galileiana dei fenomeni legati alla                   meccanica quantistica:
"Possiamo pertanto osservare che l'approccio alla fisica                   quantistica nato a Ginevra e maturato a Brussel presso il Centro                   Leo Apostel, se da un lato è stato in grado di demistificare                   l'effetto osservatore, mostrando che la mente umana non svolge                   alcun ruolo specifico nell'attuazione del potenziale dei sistemi                   microscopici(salvo ovviamente il fatto di ideare e realizzare                   caratteristici contesti sperimentali), dall'altro ha mostrato,                   proprio grazie alla generalità del suo approccio, l'esistenza                   di dinamiche simil-mentali di origine non umana. Nel senso che                   le interazioni delle entità microscopiche con le entità                   macroscopiche si lasciano indubbiamente meglio descrivere da                   termini quali "comunicazione, linguaggio, concetti, simboli,                   significato, menti, memorie, ecc.," anzichè da termini                   quali "oggetti, urti, rimbalzi, collisioni, forze, combinazioni                   e reazioni chimiche, onde, ecc."[Aer, 2009b 2010a,b, 2011].
In altre parole, nel suo lungo percorso di indagine scientifica                   della realtà fisica,l'essere umano, forse per la prima                   volta, si deve arrendere all'evidenza che per quanto esista                   una realtà "là fuori," indipendente                   dalla mente che se la rappresenta(fino a prova del contrario),                   tale realtà è molto più simile a quella                   stessa mente che la indaga di quanto poteva inizialmente sospettare.                   Nel senso che: se vogliamo veramente comprendere la natura ed                   il comportamento della materia-energia, ad un livello fondamentale,                   volenti o nolenti non possiamo evitare di pensare ai suoi attributi                   anche in termini mentalistici: per capirla dobbiamo psicologizzarla,                   sebbene non nel senso di una mera psicologia umana, e sicuramente                   senza farci cogliere da troppo facili misticismi".
gaeM